sabato 27 dicembre 2008

"Qui comincia l'avventura....."


BUON COMPLEANNO CORRIERE DEI PICCOLI!!!

Non tutti sono d'accordo con l'affermare che il 27 dicembre 1908 ha vita il fumetto in Italia, si cercano antenati più o meno preistorici per vantarsi di capirne di più e meglio...
Ok!
Salto la polemica a pié pari!

Il 27 dicembre 1908 è la data univoca della nascita del "Corriere dei Piccoli", che magari non sarà il primo fumetto italiano in assoluto, ma di sicuro è il primo canale capace di organizzare il linguaggio (del fumetto) in modo funzionale alla determinazione di un pubblico competente!

TANTI AUGURI!!

martedì 23 dicembre 2008

Buon Natale a tutti.......



Buon Natale a tutti!

Io resterò a casa, tra fritture di pesce e cotechini, tra lenticchie e capitoni, tra caffé e ammazzacaffé....

In compagnia del nonno che vuole giocare a tombola per il puro piacere di gridare - è uscito o' sissantanov?!?! - e per vedere tutti ridere alle battute che partiranno a raffica!!
Insieme al suocero che puntualmente aprirà discorsi che sarebbe stato meglio evitare a tavola e che puntualmente io alimenterò...
Con la suocera che non smetterà mai di armeggiare dietro i fornelli...ripetendo fino allo sfinimento e dopo tre ore di cena - volete qualche altra cosa?, posso friggere il gatto.... - un tocco di cucina cinese fa sempre bene, dico io!
Con le donne di famiglia che ceneranno in piedi per evitare che i maschioni restino con il piatto vuoto per più di 2 minuti!
Ci saranno - come tutti gli anni - Eduardo De Filippo e il suo presepe, Alessandro Siani e le sue battute, forse verrà pure Simone Schettino ma per ora ancora non ha fatto sapere niente...
E soprattutto ci sarà il rituale dell'apertura dei regali a mezzanotte, l'ora in cui si libera l'albero di natale dall'assedio dei pacchi così come gli Spettri ne "Il Ritorno del Re" liberarono Minas Tirit dai cattivi...con la stessa voracità!!
Il momento della maglietta della salute, lana dentro e cotone fuori, per il nonno... della mutanda di lana per la nonna... del maglione con i rombi... di sciarpe e cappelli... di profumi e prodotti per la pelle... e di infiniti grazie, ma grazie, ancora grazie... bacini a te, bacini a me, bacini alla figlia del re!
E il nonno piangerà, ma la nonna lo bacerà...e le figlie si commuoveranno, le nipoti faranno le sensibili e i nipoti rideranno...
Per finire ci toccheremo tutti la pancia e diremo - da domani a dieta! - consci della bugia perché domani sarà il turno del pranzo da zia e poi toccherà all'altra suocera (mia madre)... e poi il 27 (sabato) che fai?, non te la vai a prendere na'cosa con gli amici?? ma mica con tutti....gli altri te li lasci per il 28-29-30...e il 31 sei pronto per il botto finale............

BUONE FESTE!!!!

mercoledì 17 dicembre 2008

TrallalleroTrallallà



Quando festeggi ad Agosto come se avessi vinto ogni cosa ma stai solo stipendiando un plurimilionario....
Quando sei la squadra più titolata al mondo ma ti rendi conto di essere solo un nostalgico....
Quando i giornali sono tutti con te anche quando sei l'ombra di un campione d'europa....
Quando collezioni palloni d'oro e in campo pare che la palla sia d'acciaio......
Quando compri giocatori a raffica senza aver letto la data di scadenza sotto gli scarpini....
Quando sei un mercenario e ti sbeffeggia il primo 20enne che passa....
Quando hai dimenticato che i palloni d'oro di solito li vincono gli attaccanti ma i difensori hanno l'80% del merito....
Quando l'allenatore fa buon viso a cattivo gioco e poi eccolo il cattivo gioco....
Quando lasci perdere la coppa italia per dedicarti al campionato.....
Quando lasci perdere il campionato per dedicarti alla Coppa Uefa....
Quando lasci perdere perchè mi sa che hai sbagliato tutto...
Quando il primo obiettivo è lo scudetto e sei a meno 9 dalla vetta...
Ecco, quando sei tutte queste cose sei contento perchè non sei tu.
Ringrazi il cielo che non sei nato interista ma grazie a Dio sei pure lontano dal Diavolo.....
Forza Juve...

domenica 14 dicembre 2008

Fables in TV






La rete ABC ha ordinato la produzione di un episodio pilota basato su Fables, un fumetto della DC Comics ideato da Bill Willingham. La storia è imperniata su alcuni personaggi del mondo delle fiabe e del folclore che si trovano costretti a vivere in esilio in una comunità nascosta dell'attuale New York City. Gli sviluppatori dello show, Stu Zicherman e Raven Metzner, non hanno ancora deciso quali personaggi delle fiabe avranno un ruolo centrale nella serie televisiva.

giovedì 11 dicembre 2008

Gianluca Maconi: Viaggio Verso Occidente -Monkey Business-




Premetto che ciò che sto per scrivere non è una recensione, ma solo la mia opinione, o meglio ciò che mi ha ispirato la lettura di Viaggio Verso Occidente.

Monkey Business non è un fumetto, è IL fumetto!

Leggendolo si percepiscono tutte le caratteristiche fondamentali del medium, così come Hugo Pratt, Will Eisner e Scott McCloud ce le hanno insegnate.

Monkey Business è letteratura disegnata perché evidenzia l'elemento costitutivo del fumetto: la narrazione.
Gianluca Maconi ci racconta la storia di un personaggio che non è un personaggio qualsiasi ma: lo scimmiotto consapevole del vuoto di nascita celeste che viene dal monte dei fiori e dei frutti, sovrano del popolo delle scimmie ( :D )!!! alias Sun Wu K'ung (in Cina), alias Son Goku (in Giappone).
Lo scimmiotto è il protagonista della mitologia popolare cinese e giapponese e la sua influenza sulla cultura e sulle tradizioni popolari asiatiche è di notevolissima importanza, ma giunge in occidente grazie soprattutto alle tantissime trasposizioni animate ad esso ispirate. La Goldrake generation (della quale Maconi fa parte) ha subito il fascino di serie animate come Monkey di Osamu Tezuka, Starzinger di Leji Matsumoto e Dragon Ball di Akira Toriyama solo per citare i più celebri rifacimenti animati scimmiotteschi.

Monkey Business è Arte Sequenziale
perché lascia al lettore libera interpretazione.
Il lettore non legge solo parole, ma decodifica anche i simboli, le immagini, gli schemi accedendo a diversi livelli di lettura che a loro volta attivano sentimenti e reazioni. L'opera di Maconi può apparire divertente piuttosto che impegnata, profonda piuttosto che superficiale, colta piuttosto che popolare.

Monkey Business è comunicazione che produce reazione estetica nel lettore perché in esso parole e disegni hanno capacità di raccontare storie. Gianluca Maconi riesce con disarmante semplicità a rendere vivo il suo scimmiotto, grazie ad un disegno che lui stesso definisce grottesco ed ingenuo come lo spirito anarchico e giocoso del protagonista del romanzo.
Ma non è tutto.
Con la scelta di un linguaggio fatto di giochi di parole, atteggiamenti e comportamenti assolutamente post-moderni, cioé di una generazione che vive e cresce nel terzo millennio, l'autore fa sì che la sua opera sia piacevolmente fruibile da tutti ma anche generatrice di quel meccanismo alchemico che unisce antico (Viaggi in Occidente è del 1570) e post-moderno, tradizione ed innovazione, religione e processo di secolarizzazione.

Cosa aggiungere se non correte a comprarlo????

lunedì 8 dicembre 2008

Alberto Ponticelli presenta: Blatta!



Premetto che ciò che sto per scrivere non è una recensione, ma solo la mia opinione, o meglio ciò che mi ha ispirato la lettura di Blatta.

Alberto Ponticelli non smette mai di stupire. Lo conoscevo come grandissimo disegnatore, lo riscopro come impegnatissimo autore completo.
Ho letto Blatta in una piovosa notte di novembre, a letto, illuminato da una fioca luce da 30w...e più leggevo più la mia mente elaborava pensieri non sempre lucidi.

Karl Marx, Georg Simmel, Philip Dick affollavano le mie visioni...

Alienazione. Ideologia. Materialismo storico. Coscienza di sé. Uomo Blasé. Fantascienza.

Perché?

Tutto ha inizio in una claustrofobica stanza/cella nella quale un uomo "vive" la sua quotidianità, o meglio ha accettato di vivere il suo simulacro di vita! Ogni giorno è uguale al precedente, ogni azione (svegliarsi, mangiare, lavorare) avviene puntuale come lo scorrere delle lancette sull'orologio...è alienato!
Apro il mio vecchio libro di sociologia e leggo: l'alienazione si può definire come una condizione nella quale gli uomini sono dominati da forze che essi stessi hanno creato e che si contrappongono loro come forze alienate.
Karl Marx
Il lavoro resta esterno all'uomo, cioé non appartiene al suo essere;...l'uomo quindi non si afferma nel suo lavoro, bensì si nega... In esso egli non appartiene a sé, bensì ad un altro. Rapporto ch'è il rapporto dell'uomo con le sue proprie attività come estranea, non sua, l'attività come passività, la forza ch'è debolezza, la generazione ch'è impotenza, l'energia fisica e spirituale propria dell'uomo, la sua vita personale... come un'attività rivolta contro lui stesso, da lui indipendente, a lui non appartenente.


L'uomo spesso è sconvolto da incubi nei quali appaino visioni terrificanti che opprimono il suo libero arbitrio, ma cosa rappresentano?
Continuo a leggere Karl Marx.
Le ideologie - le immagini nebulose che si formano nel cervello dell'uomo - sono in tutte le loro espressioni - morali, religiose, metafisiche ecc., necessarie sublimazioni del processo materiale della loro vita, empiricamente constatabile e legato a presupposti materiali. Funzione dell'ideologia è in questa prospettiva legittimare i rapporti di dominio che caratterizzano lo stato di cose presente, tanto che le idee della classe dominante sono in ogni epoca le idee dominanti, facendo leva nel contempo alla presa di coscienza della propria condizione da parte dei dominati.


Ad un tratto appare una blatta...
Perchè proprio una blatta? - mi chiedo -
mumble mumble
Vediamo un pò...
Come potrebbe essere rappresentato graficamente un virus?
Personalmente, quando il mio computer viene colpito da un virus informatico lo immagino in preda ad una colonia di formiche fameliche...quando invece mi ammalo, il mio immaginario di fanciullo ricorda gli episodi della serie tv "Siamo fatti così" e anche in questa circostanza rappresento il virus con sembianze insettoidi...
Sono pazzo?
Torniamo alla blatta e ipotizziamo sia un virus, uno di quelli che destabilizzano un organismo.
La sua apparizione manda in tilt l'efficientissimo sistema che conosciamo, tanto che il protagonista è catapultato fuori in un ambiente a lui sconosciuto che lo terrorizza.
Non mi basta...
Chiedo ancora aiuto a Marx:
La storia di ogni società umana sinora esistita è storia di lotta di classe. Ogni classe dominante ha nel suo meccanismo esistenziale il virus (la blatta?) che ne decreterà l'estinzione e la naturale nascita di un nuovo rapporto di potere tra classi.


L'uomo è ora fuori dal sistema che da un lato l'alienava, ma dall'altro lo proteggeva. Da cosa? Dalle responsabilità, dalle decisioni, dalla presa di coscienza di sé.
E' fuori.
In questo nuovo ambiente ha la fortuna di incontrare un suo simile, una donna, che gli insegna, o dovrei dire gli ricorda, come si vive.
Un pò alla volta entrambi si spogliano sia delle vecchie abitudini che delle vecchie tute che gli impediscono il contatto col proprio corpo...tutto cambia ad eccezione dell'ancor presente casco che impedisce un vero e proprio contatto tra i visi.
Perchè il casco è ancora lì? Perchè non se ne liberano?
Il casco è forse il simbolo dell'ancora presente coercizione della società sull'individuo? Si può vivere in libertà senza essere dipendenti da nulla?
Il nostro uomo non riesce a liberarsi dal suo "essere socialmente costruito" e in preda ad un raptus di follia uccide a pugni la donna, la sua donna, colpevole di averlo condotto alla disobbedienza.
I pugni si scagliano con forza e rabbia sul casco della donna e, uno dopo l'altro, ditruggono la maschera di vetro...
E' in questo momento che l'uomo vede il volto umano della sua compagna, è in questo istante che prende coscienza di quello che è realmente, è in questi attimi che decide di mettere in scena il suo gesto estremo: il suicidio!

Ma.... non può morire...
L'esistente sistema sociale è programmato affinchè ogni uomo torni alle sue funzioni primarie in una nuova versione di se stesso...
La morte non è contemplata!
Tutto sembra essere tornato alla normalità in quella stanza/cella che abbiamo conosciuto nella prima pagina.
Ma non è così!
L'uomo sembra avere ricordi del suo passato recente pre suicidio, e per la prima volta noi lettori possiamo vedere i suoi occhi dietro la superficie riflettente del casco...
La valigetta, la stessa già apparsa all'inizio del racconto, che dalle parole del protagonista sembra essere l'ultima ancora di salvezza in caso di crisi....la valigetta deve essere aperta!
E così è....
L'uomo scompare...
La stanza ci viene mostrata vuota...
La valigetta è sul letto....aperta...

Philipp Dick si chiederebbe: la realtà esiste in funzione della nostra soggettività o tutto smette di essere nel momento in cui noi non ci siamo più?



Ultimo appunto:
Ponticelli sceglie di mostrarci le sue tavole in scala di grigi...è casuale?
E se invece fosse una critica all'attuale società? Agli individui che la compongono?
George Simmel:
L'uomo blasè vede tutte le cose in una totalità per così dire opaca e grigia e le sente indegne di suscitare una reazione. Se nell'intimo dell'uomo si è stabilita la convinzione che si possano ottenere tutte le possibili varietà della vita per l'equivalente somma di denaro, egli diventerà necessariamente blasè

domenica 7 dicembre 2008

Lunedì.....



Domani assemblo il nuovo pc....

e riparto da: BLATTA

ciaoo